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Il nostro cibo – Perda Crappida 05 ottobre 2024

Per la sovranità alimentare della Sardegna

Incontro sul cibo e le produzioni locali

Sabato 05 10 2024
ore 16

Perda Crappida SP n.15, Abbasanta – Santu Lussurgiu

Relatori

Maurizio Fadda
Fabio Parascandolo
interverrà
Claudio Orrù
pedagogista e accomagnatore di Tziligertas – Bauladu

Al termine della presentazione ci sarà una degustazione di alimenti autoprodotti dal gruppo dei coppiglianti


Dopo la seconda guerra mondiale la Sardegna è diventata dipendente dal sistema delle merci industriali e ha perso, insieme a buona parte della sua economia agricola, la sovranità alimentare.
“Il nostro cibo” a partire dai danni ecologici, economici e sociali della modernizzazione agricola, prospetta gli orientamenti indispensabili affinché l’uso della terra per il bene comune e la sovranità alimentare dei suoi abitanti possano riprendersi.
Con la “crisi” del 2008 è apparso evidente che quella delle attività primarie è la questione ineludibile per un futuro sostenibile della Sardegna e dei suoi abitanti, in una ritrovata collaborazione tra città e campagne.

Articolandosi in sette agili capitoli, il libro, arricchito da esperienze di singoli e reti di associazioni, è corredato di molti documenti fotografici.


Maurizio Fadda, 51 anni, nuorese, è insegnante e agronomo libero professionista, lavora con ragazzi e agricoltori per di Geografia del paesaggio e duna nuova rinascita rurale su basi etiche ed ecologiche e per la creazne e gestione di reti di filiera corta che facciano incontrare città e campagna, restituendo dignità ai contadini e sognando comunità del cibo solidali dovunque passi.

Fabio Parascandolo, nato nel 1960 e da lungo tempo trapiantato in Sardegna, è ricercatore di Geografia e docente di Geografia del paesaggio e dell’ambiente all’Università degli studi di Cagliari. Con un approccio geo-storico ai processi di modernizzazione e sviluppo e con particolare riferimento agli spazi rurali e al sistemi del cibo, si occupa degli usi dei territori da parte delle comunità locali e dei modelli di governo dei beni comuni naturali.

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